Intervista a Mirko Colizza, Progettista Impianti di Futura
Oggi ho il piacere di parlare con Mirko Colizza, professionista laureato in Ingegneria, progettista impianti di Futura. Mirko è parte del team da quasi tre anni e oggi ci racconterà la sua esperienza in azienda, le sfide affrontate e le sue visioni per il futuro.
Intervistatrice Responsabile Marketing e Comunicazione (CMO)
CMO: Perché consiglieresti Futura al tuo migliore amico?
Mirko Colizza: Consiglierei Futura perché, da quando lavoro qui, non ho mai provato quella sensazione negativa di svegliarmi al mattino e pensare ‘che noia, devo andare al lavoro’. Questo è davvero importante per me, soprattutto perché sono una persona abitudinaria. Prima di entrare in Futura, nel periodo post-Covid, ero responsabile dell’ufficio tecnico in un’azienda impiantistica e il settore per cui lavoravo stava attraversando un periodo molto difficile. Mi era stato segnalato che cercavano personale in Edilenergia Servizi (oggi Futura, ndr). Il mio primo colloquio con Futura si è svolto in modo insolito: una chiacchierata informale, davanti un aperitivo, con Berardino e Alessandro (entrambi D.T.). È stato in quel momento che ho capito quanto condividevamo gli stessi valori. Per me, il valore umano viene sempre prima di tutto.
CMO: : È stato difficile lasciare il lavoro precedente non conoscendo la realtà che avevi davanti?
Mirko Colizza: In realtà, no. Non mi ha mai spaventato l’idea di lasciare un ruolo stabile, anche se non è stata una decisione semplice. Il supporto di mia moglie ha reso tutto più leggero. Nel mio vecchio lavoro, la gestione era molto rigida e lasciava poco spazio alla vita privata. In Futura, invece, ho trovato un’organizzazione flessibile, dove l’equilibrio tra lavoro e vita personale è davvero valorizzato. Questo mi permette di essere più produttivo e sereno, e di dare il meglio in ciò che faccio. Inoltre, posso finalmente dedicarmi ai miei hobby, come lo sport e suonare il pianoforte.
CMO: Come si è evoluta Edilenergia Servizi con la nascita di Futura?
Mirko Colizza: Con la nascita di Futura, Edilenergia Servizi ha subito un’importante evoluzione, diventando un’azienda più strutturata e orientata alla crescita. Sono stati introdotti nuovi processi che hanno migliorato l’efficienza, soprattutto nella gestione delle priorità. Un esempio concreto è l’implementazione di corsi formativi, come quello sul time management, che mi hanno aiutato a ottimizzare le mie attività quotidiane. Ciò che è rimasto invariato, però, è il valore umano e il rapporto tra le persone. C’è una forte stima reciproca e una grande disponibilità da parte di tutti. Roberta (A.D.), nonostante il grande peso delle sue responsabilità, non adotta mai un approccio autoritario. Al contrario, è capace di far emergere il meglio da ciascuno di noi, creando un ambiente di lavoro positivo. Questo approccio è condiviso da tutto il team che lavora con lei: i problemi vengono risolti in modo collaborativo e con la motivazione necessaria per affrontare ogni sfida.
CMO: Come ti approcci ai colleghi con meno esperienza?
Mirko Colizza: In una delle mie esperienze lavorative passate, durante uno dei primi sopralluoghi, ricordo che il mio titolare mi fece una raccomandazione che mi colpì profondamente: mi chiese di restare in silenzio, perché, se avessi parlato, tutti avrebbero capito che ero impreparato. Da quel giorno, mi sono ripromesso che nessuno dei miei colleghi o collaboratori avrebbe mai dovuto subire quella pressione o sentirsi così demoralizzato.
Per questo, quando lavoro con qualcuno meno esperto, mi preme insegnare e condividere ciò che so e che ho imparato nel corso degli anni. Pretendo solo sincerità e curiosità nell’apprendimento, perché è solo così che si cresce davvero. La mia materia è complessa, ma quando chi lavora al mio fianco acquisisce le competenze necessarie, tutto il team ne trae vantaggio. Ci tengo a sottolineare che anch’io rimango sempre aperto ai suggerimenti esterni, perché sono consapevole che non si smette mai di imparare.
CMO: : Come nasce un progetto sostenibile, secondo te?
Mirko Colizza: La sostenibilità è un argomento delicato e credo che, per portare avanti un progetto del genere, devi crederci davvero. Quando presenti un’idea sostenibile, le persone percepiscono subito se sei davvero convinto o meno. Se non ci credi, non riuscirai a trasmettere il messaggio. Ad esempio, mi è capitato di parlare con persone che hanno approfittato degli incentivi del Superbonus, ma l’unico loro pensiero era ‘quant’è il mio guadagno?’. La mia risposta era sempre la stessa: ‘Se vedi solo il guadagno, forse questo non è il settore giusto per te. La sostenibilità è una scelta di vita e in Futura ci crediamo molto. Sara (COORD.) e Roberta (A.D.) riescono a trasmettere questo messaggio con grande convinzione, ed è fondamentale.
CMO: Qual è stato il progetto più impegnativo su cui hai lavorato?
Mirko Colizza: La sfida più grande che sto affrontando in questo momento è la specializzazione in BIM. Anche se ho già lavorato in passato con questa tecnologia, so che sarà un percorso lungo e impegnativo, ma sono pronto ad affrontarlo. La prima volta che ho usato il BIM è stato un disastro, ma oggi ho una visione molto più chiara e sono convinto che, con pazienza e costanza, riuscirò a ottenere la certificazione. Sono competitivo, anche con me stesso, e questo mi spinge a migliorare continuamente.
CMO: : Dove vedi Futura tra dieci anni?
Mirko Colizza: Da quello che vedo oggi, sono convinto che Futura sarà una società di progettazione e servizi molto ricercata. Le persone che lavorano qui sono motivate e vogliono raggiungere risultati insieme. Tra dieci anni vedo Futura come un’azienda affermata, con figure chiave inserite nei team, ma soprattutto un luogo dove si lavora perché ci piace quello che facciamo. C’è una qualità del lavoro e un’ambizione condivisa che ci spinge ogni giorno a imparare di più.
CMO: Come ti rapporti ai nuovi dipendenti?
Mirko Colizza: Per me, è importante che i nuovi arrivati capiscano subito l’ambiente in cui si trovano: ci piace essere cordiali e disponibili. Diamo il massimo perché ci piace quello che facciamo, questo è lo spirito. Ovviamente, c’è bisogno che dall’altra parte ci sia impegno e volontà di imparare. Se non vedo coinvolgimento o passione, il mio affiancamento non potrà mai portare i risultati sperati. L’aiuto e la disponibilità sono valori essenziali per me, e cerco di trasmetterli ai nuovi membri del team.